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Refill with me: From palm on the beach to French

Welcome back!

Today I want to offer you a new type of article!

I will show you the various steps of the refill with various photos.

Let’s start!

Before

This is the first of my nail: a reconstruction with tip, with a design created with gel colors.

This was the result, just created.

I kept it for 30 days, and then decided it was time for the refill.

Here’s how it looked.

Change Form

The first thing I chose to do was to shorten the nail and change its shape. I went from a square to a round one.

I ran it all with an 80 file.

Color Removal

The next step was to remove the color, lower the structure and eliminate any lifts. I also did this with an 80 file.

Nail preparation

After removing the old one, it’s time to prepare for the new product.

So I pushed and removed the cuticles, matted the new portion of nails and applied nail prep, primer and the base for the gel.

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Cover

Since I want to create a deep french (if you want to know the details I invite you to read my last article), it’s time to apply the pink gel cover.

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Filings

After curing and cleansing, I start giving a hint of structure and adjust the various volumes.

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French colored

Following the line already created with the cover, I apply the color to create the french edge.

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Glitter

In order not to make the french boring, I decide to apply glitter at will.

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Clear builder

To seal the color and mix it with the cover, I make a layer of clear gel builder over the entire nail, and once cured, I finish filing it, to get the right structure.

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Top Coat

Once all the steps have been completed, it is time to polish and seal the nail.

Once this step is done, Design can also be finished but if you follow me for a while you can imagine that sober things are not for me in fact ..

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Decorations

I also decided to apply some decorations, including a bead and some rhinestones.

Not happy, I also designed doodles with white.

After

And here is the final result.

Although my nails are all different, they are not bad between them, because they are all full of sparkle ✨😂.

That’s all, I hope you enjoyed this new type of article.

If you want to leave like it, share it and see you soon!

SOFIA

Refill con me: Da palma sulla spiaggia a French

Bentornati!

Oggi voglio proporvi un nuovo tipo di articolo!

Mostrerò con voi i vari passaggi del refill con varie foto.

Iniziamo!

Prima

Questo è il prima della mia unghia: una ricostruzione con tip, con disegno creato con colori in gel.

Questo era il risultato, appena creata.

L’ho tenuta per 30 giorni, e poi ho deciso che era ora del refill.

Ecco come appariva.

Cambio Forma

La prima cosa che ho scelto di fare è stata quella di accorciare l’unghia e cambiarle la forma. Sono passata da una quadrata ad una rotonda.

Ho eseguito il tutto con una lima 80.

Rimozione colore

Il prossimo passaggio è stato quello di rimuovere il colore, abbassare la struttura ed eliminare aventuali sollevamenti. Anche questo l’ho fatto con una lima 80.

Preparazione dell’unghia

Dopo aver rimosso il vecchio, è ora di preparare per il nuovo prodotto.

Quindi ho spinto ed eliminato le cuticole, opacizzato la nuova porzione di unghie ed applicato nail prep, primer e base gel.

Cover

Siccome voglio creare una french profonda (se volete conoscere i dettagli vi invito a leggere il mio ultimo articolo), è il momento di applicare il gel cover rosa.

Limatura

Dopo aver polimerizzato e sgrassato, inizio a dare un accenno di struttura e aggiusto i vari volumi.

French colorato

Seguendo la linea già creata con il cover, applico il colore per creare la lunetta della french.

Glitter

Per non rendere noiosa la french, decido di applicare dei glitter a piacimento.

Builder clear

Per sigillare il colore ed amalgamarlo con il cover, faccio uno strato di builder gel trasparente su tutta l’unghia, e una volta polimerizzato, finisco di limarlo, per ottenere la giusta struttura.

Lucido

Una volta conclusi tutti i passaggi è il momento di lucidare e sigillare l’unghia.

Una volta fatto questo passaggio il Design può anche essere concluso ma se mi seguite da un po’ potete immaginare che le cose sobrie non fanno per me infatti..

Decorazioni

Ho deciso di applicare anche delle decorazioni, tra cui una perlina e degli strass.

Non contenta ho disegnato anche dei ghirigori con il bianco.

Dopo

Ed ecco il risultato finale.

Nonostante le mie unghie siano tutte diverse, tra di loro non stanno male, perchè tutte piene di scintillio ✨😂.

Con questo è tutto, spero che questo nuovo tipo di articolo vi sia piaciuto.

Se volete lasciate un mi piace, condividete e alla prossima!

SOFIA

French Manicure: All types of a timeless classic

Welcome back!

Today I want to talk about the best known nail art: French Manicure.

I will illustrate the various typologies and I will explain in short the realization, let’s start!

French in Surface

This is the easiest to make and in the salons it is the most common one, for the speed of realization.

This typology can be realized both with polish, gel polish, gel and acrylic.

This is because you can draw it on a nude toned color or pink base, the white edge on the tip.

Easy to make, in the salons it is often made also for the convenience in the removal, since it is drawn on the surface.

Deep French

The Deep French is achievable in combination with a reconstruction.

After performing the stretch, proceed using a white gel or acrylic builder to create the edge.

All this before creating the apex, for this it takes the name of deep.

So once you have drawn the edge with white, you can proceed with the structure above, with a clear builder.

This type of French is recommended for those with a rather long nail bed by nature.

Deep and Reverse French

The procedure of this type is very similar to the previous one, but has variations.

Also this must be created below the structure and on a stretch in gel or acrylic.

In addition, you need to create what is called a “wall”, with a gel cover.

The gel cover is pink and you need to create the inverse of the white edge.

Once you have created this guideline, just place the white builder next to the pink one and you’re done.

This technique is used to create French on nail beds with color alterations, or on the most extreme and long forms.

Both this type and the previous one require more time and in the refill they will never be completely eliminated, because below the structure itself.

Speaking of french, we think of white to create the edge but of course we can choose the colors we prefer.

In the end the result should always be the same, without noticing the difference in technique used.

That’s all for today’s article, I hope I have clarified any doubts about the difference between the three techniques.

If you liked the article, share it and like it, see you soon!

SOFIA

French Manicure: Tutte le tipologie di un classico senza tempo

Bentornati!

Oggi voglio parlarvi della nail art e manicure più conosciuta: La French.

Illustrerò le varie tipologie e spiegherò in breve la realizzazione, iniziamo!

French Superficiale

Questa è la più facile da realizzare e nei saloni è quella più comune, per la velocità di realizzazione.

Questa tipologia si può realizzare sia con smalto, semipermanente, gel e acrilico.

Questo perchè basterà disegnare sopra una base color carne o rosa, la lunetta bianca in punta.

Facile da realizzare, nei saloni è realizzata spesso anche per la comodità nella rimozione, dato che è disegnata in superficie.

French Profonda

La French Profonda è realizzabile in abbinata ad una ricostruzione.

Dopo aver eseguito l’allungamento, si procede utilizzando un gel o acrilico builder bianco per creare la lunetta.

Tutto ciò prima di realizzare la bombatura, per questo prende il nome di profonda.

Quindi una volta disegnata la lunetta con il bianco, si può procedere con la struttura al di sopra, con un builder clear.

Questo tipo di French è consigliato a chi ha un letto ungueale piuttosto lungo di natura.

foto non mia

French Profonda e Inversa

Il procedimento di questa tipologia è molto simile a quella precedente, ma ha delle varianti.

Anche questa va creata al di sotto della bombatura e su di un allungamento in gel o acrilico.

In aggiunta bisogna creare quel che si chiama muretto, con un gel cover.

Il gel cover è rosa e bisogna creare l’inverso della lunetta bianca.

Una volta creata questa linea guida, basterà adagiare il builder bianco accanto a quello rosa e il gioco è fatto.

Questa tecnica è usata per creare french su letti ungueali con discromie, oppure sulle forme più estreme e lunghe.

foto non mia

Sia questo tipo che quello precedente richiedono tempi di realizzazione più lunghie e nel refill non verranno mai eliminati completamente, perchè al di sotto della struttura stessa.

Parlando di french, si pensa al bianco per reare la lunetta ma ovviamente ci si può sbizzarrire e scegliere i colori che più si preferiscono.

Alla fine il risultato dovrebbe essere sempre lo stesso, senza notare la differenza di tecnica usata.

Questo è tutto per l’articolo di oggi, spero di aver chiarito eventuali dubbi sulla differenza delle tre tecniche.

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Alla prossima!

SOFIA

Onicotecnica: hobby o lavoro?

Ciao a tutti! Oggi sono qui per parlare della figura dell’onicotecnica. Spesso questa non viene considerata con la giusta importanza che merita, perchè fare le unghie sembra facile e soprattutto sembra limitarsi solo al momento della decorazione.

In questo post voglio dimostrare che questo è un lavoro vero e proprio e non solo un hobby.

Onicotecnico

Partiamo con capire cosa significa il termine. Cercando su internet la definizione che esce è la seguente:

Onicotecnico (dal greco onyx che vuol dire unghia) significa letteralmente tecnico delle unghie. Il termine designa il professionista esperto della ricostruzione e applicazione di unghie artificiali per pura finalità estetica”.

Probabilmente è a causa di queste definizioni un po’ troppo generali che viene sottovalutata l’immagine dell’onicotecnica, infatti personalmente sono solo in parte d’accordo con ciò che viene citato in questa spiegazione.

In realtà non bisogna restringere il lavoro dell’onicotecnica solo al campo dell’estetica.

È vero che essa si occupa della bellezza delle unghie ma ANCHE della loro salute e, cosa molto importante, della pelle circostante.

Se fosse necessario l’onicotecnica può lavorare al ripristino della bellezza e soprattutto salute delle unghie e pelle attorno ad esse.

Per fare un esempio, io non vado dall’onicotecnica solo perché voglio applicato il gel. Quello potrebbero farlo tutti, no? Io mi rivolgo ad una professionista perché voglio ottenere un risultato bello, che preservi, o nel caso ripristini, la salute delle unghie.

Ovviamente l’onicotecnica non riveste un ruolo medico e in caso di malattie della pelle o unghie è bene rivolgersi a professionisti, come dermatologi o podologi.

Formazione

In tutto ciò entra in gioco la formazione. In questi anni grazie al web, i tutorial che spiegano come ricostruirsi le unghie, ad esempio, sono spopolati.

Ovviamente non ho nulla contro,anzi, sono un ottimo metodo per acquisire molte informazioni, però per diventare onicotecniche professioniste bisogna frequentare dei corsi.

Cercando, questi si trovano molto facilmente e senza problemi, sta a noi poi scegliere quali ci interessano di più e quali ci sembrano i migliori.

Probabilmente scriverò anche un post riguardo la mia opinione sui corsi di formazione, fatemi sapere se vi interessa.

Di conseguenza per svolgere questa professione bisogna ottenere il titolo che si consegue frequentando una  scuola di estetica oppure una scuola di formazione professionale, come la mia, e superando l’esame finale.

Chiaramente per diventare una brava professionista è importante frequentare i corsi di aggiornamento, anche per conoscere i nuovi materiali e le nuove tecnologie del campo.

La cosa più importante in questo mondo è la pratica! Bisogna praticare molto su sé stessi, su amici, e iniziare piano piano a crearsi il proprio giro di clienti.

Lavorare a casa o in un centro?

Sfortunatamente in Italia questa professione non è ancora riconosciuta a pieno.

 Infatti in tutte le regioni tranne che nel Lazio, bisogna essere estetiste per aprire un proprio centro ovvero aver frequentato l’apposito corso triennale e aver superato l’esame finale.

Se invece volete aprire il vostro centro nel Lazio, basterà avere il titolo ottenuto con la partecipazione a un corso di 200 ore organizzato dai centri di formazione professionale.

Ovviamente si può anche lavorare a casa, ma bisogna aprire la partita IVA e..informarsi bene presso un bravo commercialista che saprà guidarvi, in modo da rispettare tutte le norme e leggi del mestiere.

In conclusione spero di avervi spiegato in sintesi ma chiaramente chi è un’onicotecnica, come svolge il suo mestiere, che richiede studio e pratica, e che non si  tratta solo di un hobby.

Se avete qualche domanda chiedetemi pure, se vi è piaciuto il post sentite liberi di condividere e alla prossima!!

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Alla prossima!

SOFIA

Sitografia:

https://it.wikipedia.org/wiki/Onicotecnico , http://www.ilcommerciale.com/professione/diventare_onicotecnico.htm , https://lavoroefinanza.soldionline.it/come-aprire-unattivita-onicotecnica-123893.html#steps